giovedì 10 aprile 2014

Allergia alla polvere: cosè, come si previene e si cura


L’allergia agli acari della polvere è molto diffusa e subdola, se non si prendono le dovute precauzioni, rischia di trasformare ogni giornata in una vera e propria lotta contro starnuti, pruriti e lacrimazioni. Ma non solo.

La causa di quella che viene generalmente chiamata allergia alla polvere è l’acaro (nello specifico, le sue feci), insetti dalle dimensioni microscopiche che si annidano un po’ ovunque, sui tessuti, tra le tende, i divani, i materassi, le coperte, sui mobili e anche sulla pelle; riuscire a debellarli non è semplice e la loro presenza, nei soggetti predisposti, può causare l’insorgere di sintomi molto fastidiosi che possono essere più o meno gravi.

In un primo tempo si potrebbe confondere questa allergia con un banale raffreddore a causa di starnuti, raffreddore, lacrimazione degli occhi tuttavia, la loro permanenza e una sintomatologia che può presentarsi in forma più acuta con mal di testa, pruriti (fino all’eczema), tosse, sensazione di costrizione toracica, rinite, congiuntivite, asma, malessere generale devono far scattare il campanello d’allarme.




In molti casi i vaccini sono ancora il metodo consigliato per evitare di incorrere con frequenza nelle manifestazioni allergiche tuttavia, anche gli antistaminici, i cortisonici e i decongestionanti fanno la loro parte, aiutando a tenere sotto controllo i sintomi; purtroppo, se il vaccino richiede un semplice “richiamo”, gli altri farmaci devono essere assunti giornalmente o con una certa frequenza per poter avere la copertura necessaria. In questo caso possono essere assunti per via orale ma, a seconda dei sintomi possono essere anche assunti per via nasale (spray) oppure oculare (nel caso di un collirio).

Importante è la prevenzione anche se, come detto precedentemente, non è facile sbarazzarsi degli acari e, ancor più, quando si frequentano locali pubblici o case di “non-allergici” non è detto che le pulizie siano state fatte con accortezze tali da debellare il maggior numero di insetti.

Pulire accuratamente è il primo passo anche se non sufficiente; in caso di forte allergia si dovrebbero evitare moquette, tappeti e, nel caso in cui si volesse proprio averne in casa, si dovrà dare la preferenza a quelli a pelo corto da pulire e disinfettare accuratamente con frequenza. Anche i cuscini, che dovrebbero avere federe anallergiche, dovranno essere sprimacciati, lavati e aspirati con frequenza, magari utilizzando aspiratori con filtri anti-acaro, lo stesso discorso vale per i materassi, che sarebbero da preferire in lattice.

Facendo le pulizie quotidiane, sarebbe buona regola utilizzare guanti per proteggere la pelle e una mascherina, evitando così di inalare polvere e residui che non farebbero altro che scatenare l’evento allergico.

Nel caso in cui l’allergico fosse un bambino, si dovrà tener presente che gli acari della polvere si depositano anche sui peluche quindi, per quanto possibile, si dovrà evitare di circondare il bambino con questi giocattoli e lavare con frequenza quelli da lui utilizzati.

Da non sottovalutare è infine il microclima che si crea all’interno dell’abitazione; il caldo e l’umido creano le situazioni ottimali per la riproduzione di questi microscopici insettini perciò si dovrà aver cura di evitare una situazione del genere utilizzando, se possibile, deumidificatori e, in inverno, regolando la temperatura interna al di sotto dei 20 gradi.

1 commento:

  1. Dovrei fare i test per capire a cosa sono allergica :( la mia rinite peggiora di anno in anno e mi fa stare male il pensiero che potrebbe essere colpa della polvere. Mi sembra una battaglia persa in partenza, ma se ci sono degli accorgimenti da seguire, meglio di niente!

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