martedì 30 agosto 2016

Filicudi, la meta perfetta per una vacanza alle Eolie

Filicudi

Filicudi, isola appartenente all'Arcipelago delle Isole Eolie, ha origine vulcanica ed è la quinta in ordine di grandezza (poco meno di 10 km) delle sette; è la penultima da destra, prima della lunga distesa del Mediterraneo ce n’è infatti solo un’altra.

Dal 2000, Filicudi e le sue sorelle appartengono al Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO, che si preoccupa di proteggerle e tutelarle. 

Quest'isola prende il nome dal greco Phoinicussa, che significa palma nana, una specie che in antichità era molto presente su tutto il territorio mentre ora, la si trova solo in prossimità di qualche promontorio.

Essendo di origine vulcanica presenta uno scenario del tutto particolare, infatti il Monte Fossa Felci (mt.961), un vulcano spento da secoli, la sovrasta interamente. Altri sei compongono l'isolotto principalmente roccioso, con Capo Graziano, una punta, che si allunga verso la Sicilia; proprio per la sua composizione si trova una sola strada asfaltata che collega Filicudi Porto e Pecorini a Mare, i due porti principali nonché le due cittadine più importanti.




L'isola la si può raggiungere solo via mare, da Napoli, Milazzo, e dalle altre Isole Eolie; i paesini sono talmente piccoli che gli abitanti totali dell'isola sono circa 200 nel corso dell’anno, con punte che raggiungono le 3000 unità in fase estiva, quella dedicata al turismo che accorre in questo paradiso.

Sul Fossa Felci si trovano numerosi sentieri di varie difficoltà, che conducono alla cima da cui si gode di uno scenario unico: da qui si vede tutta l'isola, le sei sorelle e una parte della Sicilia.

I sentieri e le mulattiere si trovano ovunque (si può tranquillamente girare per intero a piedi) e collegano i vari centri abitati oltre a raggiungere le spiagge che, clamorosamente, sono pianeggianti; un esempio è Capo Graziano, dove sorge un antico villaggio neolitico e dove è ubicato il Museo Archeologico Eoliano.

Queste spiagge sono tutte composte da ciottoli, piccoli sassi e naturalmente sabbia, anche se in minima parte; la particolarità della sabbia è che si presenta di colore scuro per via dei sedimenti vulcanici (come lava e cenere) e, a seconda della mareggiata, gli scenari possono cambiare improvvisamente.

Con l’isola contrasta l’acqua cristallina che permette di osservare i fondali e proprio per la sua purezza attrae turisti a iosa. A suscitare stupore e interesse non è però solo l’acqua ma anche il susseguirsi di scenari diversi: spiagge, insenature, grotte, baie, strapiombi e faraglioni.


Per godere al meglio dello spettacolo, l'ideale è un giro in barca tutt'attorno all'isola per ammirare scenari naturali che lasciano a bocca aperta: lo Scoglio Giafante a nord di Filicudi, una vera e propria colonna di materiale lavico, un basaltico centenario, in un tratto di mare dal fondale basso, ideale anche per la balneazione.

Proseguendo verso ovest ci si imbatte nel Faraglione La Canna, altro sedimento vulcanico alto poco più di 70 metri, imponente e, a differenza del precedente, situato in un punto dalle forti correnti; da non perdere sono gli scogli del Notaio, del Mitra e di Montessari (alto circa 14 metri), interamente spazzati dal mare che subisce la presenza di forti venti che generano alte onde.

Proseguendo in senso antiorario si raggiunge la Grotta del Bue Marino, la più importante e suggestiva tra tutte le grotte e baie presenti, dove si può accedere a bordo dell'imbarcazione; appena varcato l'ingresso roccioso, ci si trova in un ampio luogo con una particolarità: la luce solare riesce a riflettersi e crea spettacolari giochi di luci che rendono l'acqua limpida e cristallina, con riflessi di un azzurro intenso.

Il nome della grotta dovrebbe derivare dai suoni che il mare produce lambendo le pareti rocciose... simili ai muggiti emessi da un bue. Se proprio si vuole trovare qualche pecca lo si può fare per chi non ama i gechi che qui sono molto diffusi o gli amanti dello shopping sfrenato che potrebbero trovare i negozi non riforniti, ma potrebbe avere da ridire anche chi non si stacca mai dal cellulare perché il segnale non si prende sempre. Pochi difetti però scompaiono, davanti alla sua bellezza.

  Immagini: boboviel

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