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lunedì 22 settembre 2014

Antidepressivo naturale

Iperico - Erba di San Giovanni 

Un tempo, questa pianta erbacea con fiori gialli, era molto apprezzata nella medicina popolare ma con l’avvento della moltitudine di farmaci si è quasi dimenticato delle sue proprietà curative.
Grazie alle numerose sostanze curative contenute nell’iperico troviamo nelle annotazioni antiche numerosissime raccomandazioni riguardo al suo utilizzo che si estende dalla mitigazione degli spasmi muscolari e dei dolori, alla cura delle ustioni, alla cicatrizzazione delle ferite, fino al sollievo in casi di nervosismo e depressione.
L’iperico é ricco di oli essenziali, resine, acido pectinico e miristico, iperoside e ipericina che verranno descritti più dettagliatamente in seguito.

L’olio d’iperico - uso e preparazione 
L’olio é indicato per uso esterno, per alleviare dolori muscolari, reumatismi, emorroidi, reazioni allergiche della cute, psoriasi e pelle secca. Molto buono nella cura di eritemi solari e altre ustioni.


giovedì 14 novembre 2013

Argilla, proprietà e usi interni ed esterni


L’argilla, che sia verde, bianca, rosa o di altro tipo, viene spesso impiegata come rimedio naturale per curare numerosi disturbi o come supporto a cure tradizionali; molte sono le proprietà derivanti sia dalla sua composizione chimica che dalla modalità di lavorazione, che la rendono utile sia per uso interno che per uso esterno.

L’argilla è innanzitutto cicatrizzante e per questo motivo può essere efficacemente impiegata in caso di piccole ferite, scottature, semplicemente spargendo piccole quantità di polvere sulla zona interessata; in alcuni casi (un esempio è la cosiddetta “piaghetta” che il parto lascia sul collo dell’utero), può essere utilizzata per fare lavande vaginali.


venerdì 5 luglio 2013

Introduzione alla riflessologia plantare e le sue origini

Riflessologia plantare

La riflessologia plantare, detta anche riflessologia zonale, è una tecnica che mira a ristabilire l’equilibrio energetico del corpo tramite la stimolazione e la compressione di alcuni punti ben definiti, posti sul piede e collegati direttamente agli organi o zone da trattare, che vengono “curati” perciò di riflesso.

Già utilizzata in epoca antichissima, si pensa che risalga addirittura a circa  5000 anni fa;   veniva utilizzata in Cina ed in India, praticata anche dagli antichi Egizi (noto è il ritrovamento nella tomba di Akhmahor di una pittura di un medico che utilizza questa tecnica curativa) e dalle popolazioni Maya. Testimonianza del suo uso in tempi remoti è il ritrovamento in Valcamonica di un graffito che rappresenta un feto disegnato sulla pianta di un piede, un chiaro collegamento tra il piede e il corpo umano.  Nel tempo si diffuse tra le popolazioni del Kenya e dei Nativi Americani. Anche Ippocrate la insegnò ai suoi discepoli.


venerdì 21 giugno 2013

Scacciare le zanzare ed altri insetti in modo naturale

Purtroppo capita spesso, anche se la casa è perfettamente pulita, che alcuni insetti, soprattutto zanzare, mosche o formiche riescano a entrare e girare per casa infastidendo; quando invece si passa il proprio tempo all’esterno, il rischio di essere morsi, sia da zanzare che vespe e calabroni aumenta quindi, perché non tenere lontani gli insetti in maniera naturale?

In questo modo non solo si rispetta l’ambiente ma ci si tutela evitando di respirare o spalmare sulla pelle sostanze chimiche e pesticidi che, nel lungo periodo possono rivelarsi dannosi.

Per tenere alla larga le formiche, il rimedio della nonna consiste nel mettere un po’ di borotalco vicino ai punti da cui di solito accedono agli interni; per potenziare l’azione di questo metodo è possibile aggiungere un po’ di olio essenziale di salvia, menta piperita, rosmarino o, in alternativa, miscelare al bicarbonato alcune parti di pianta sminuzzate finemente.


venerdì 15 marzo 2013

Herpes labiale, cause, sintomatologia e cura

L'herpes labiale, malattia infettiva causata dal virus Herpes simplex 1 (HSV-1), colpisce prevalentemente le labbra ma può manifestarsi anche sotto e dentro il naso, talvolta sulle guance e, in alcuni casi, sul palato. 

I sintomi principali sono delle vescicolette ricche di liquido; i primi sintomi sono il leggero rossore della zona colpita, la pelle che comincia tendersi e un leggero formicolio che sfocerà in prurito. Questo è il momento in cui, se possibile, si dovrebbe cercare di intervenire utilizzando delle pomate a base di aciclovir o gocce di Tea Tree Oil, che potrebbero rapidamente farlo regredire. 

Nel caso sfortunato in cui non si dovesse riuscirci, ci si dovrà aspettare che, nella zona interessata, compaiano piccole bolle che, a poco a poco si riempiranno del virus (il liquido non è altro che il virus stesso), diventando non solo pruriginose, ma anche dolorose e antiestetiche.

mercoledì 6 marzo 2013

Una dieta contro l'influenza

Non solo medicine per combattere i malanni di stagione: una corretta alimentazione può essere un sano antidoto. I virus influenzali non colpiscono a caso. È esperienza comune che nella stessa famiglia o nel medesimo ufficio non tutti sono interessati dalla malattia. I motivi possono sicuramente essere molti, un virus particolarmente cattivo, il freddo, l'inquinamento ambientale, .. ma non v'è dubbio che il piuù importante è costituito dal terreno. 

Con questo concetto, abbastanza comune in ambito medico, si intende l'insieme delle caratteristiche fisiologiche, metaboliche e psicologiche di un individuo. 

Una parte di queste caratteristiche sono determinate dal patrimonio genetico ereditato dai genitori, un'altra parte è però modellata dallo stile di vita (lavoro, affetti, abitudini alimentari..) di ciascuno. 


venerdì 14 dicembre 2012

Sorriso smagliante, denti bianchi con pochi rimedi naturali

Denti bianchi
Avere denti bianchi e un sorriso smagliante è il sogno di molti tuttavia, cioccolato e liquirizia, caffè e nicotina, tanto per fare alcuni esempi, contribuiscono a renderlo meno brillante provocando non solo l’ingiallimento ma, anche, la comparsa di antiestetiche macchie. 
L’ingiallimento può essere combattuto in maniera naturale senza tuttavia aspettarsi grandi miracoli, soprattutto se, di natura, i denti non hanno mai avuto uno smalto bianco; vale la pena ricordare anche che i risultati è possibile che non si ottengano immediatamente ma potrebbero essere necessarie più ripetizioni per essere soddisfacenti. 
Uno degli strumenti che la natura ci mette a disposizione e che non ha controindicazioni è la foglia di salvia; dopo essersene procurata una, è necessaria pulirla accuratamente quindi, strofinarla ripetutamente sullo smalto. La stessa foglia, masticata e poi sputata, aiuta anche a mantenere l’alito delicatamente profumato. 

Sempre senza controindicazioni, a meno che non si sia allergici, è il trattamento a base di fragole; in questo caso sarà sufficiente romperle e schiacciarle poi, prelevare la polpa e posarla sullo spazzolino in modo da poterla strofinare sui denti. 

mercoledì 23 novembre 2011

Trattamenti naturali per l'acne

L'acne è una condizione sgradita della pelle, abbastanza comune. Abbastanza frequente negli adolescenti, in preferenza maschi, a causa di fluttuazioni ormonali che avvengono durante la pubertà, si presenta all'incirca anche nel 20% degli adulti, in maggior parte donne in età pre menopausa.

Indipendentemente dall'età, l'acne si verifica dallo stesso processo ovvero da una
dermatosi infiammatoria del follicolo pilosebaceo e del tessuto perifollicolare distribuito soprattutto su volto e torace. E' caratterizzata dalla presenza contemporanea o in fasi successive di comedoni, papule, pustole o cisti.

La pelle contiene mediamente circa 4 milioni di pori, ognuno dei quali è costituito da un follicolo pilifero e ghiandole sebacee che forniscono sostanze nutritive e oli lubrificanti (sebo) attraverso il canale del follicolo.

Gli ormoni, come il testosterone, stimolano le cellule del canale follicolare che creano cheratina, una proteina che serve nella costituzione di pelle, capelli e unghie. Contemporaneamente, questi ormoni innescano un eccesso di produzione di sebo. L'insieme di cellule morte ed eccesso di sebo ostruiscono  il canale follicolare, causando infiammazioni. Se il blocco è parziale, sulla pelle diventa visibile il comedone comune, se il blocco è completo, si forma come una piccola ciste che rimane sotto la pelle, non trovando sfogo verso la superficie. A complicare la situazione potrebbe intervenire qualche batterio, che nutrendosi del sebo in eccesso, aggrava lo stato di infiammazione. Questo è il quadro di massima che da origine alla formazione dei brufoli che caratterizzano l'acne.

E 'facile notare che questo processo è indotto dalla produzione di testosterone in eccesso negli adolescenti. Tuttavia, uno squilibrio di ormoni si verifica anche negli adulti, in particolare nelle donne in pre-menopausa.  

Un'altra azione biologica che porta alla formazione di acne negli adulti possono essere livelli elevati di  un'enzima che provoca la conversione del testosterone in una forma più concentrata che favorisce non solo l'acne ma è anche un fattore importante nella prostata e nella calvizie allargata negli uomini.

 
Alcuni luoghi comuni in merito all'acne
Molti pensano che il consumo di alcuni alimenti, ad esempio il cioccolato e le  patatine fritte, possano essere causa di acne, ma non vi è alcuna dimostrazione scientifica a riguardo.
E' più facile che vi sia un'associazione tra le due cose, per il fatto che negli adolescenti vi sia un consumo più elevato di questi alimenti.
Tuttavia, poiché la pelle è un organo di filtrazione e di eliminazione, potrebbe essere prudente ridurre il consumo di cibi ad alta concentrazione di zuccheri raffinati, di acidi grassi ossidati (oli fritti) e acidi grassi trans.
E' consigliato quindi adottare una dieta povera di grassi e ricca di cereali integrali, frutta e verdura.  
Non c'è alcuna prova diretta che una tale dieta può prevenire l'acne ma è stato notato che numerosi popoli indigeni in tutto il mondo, privi di problemi di acne, non consumano alimenti raffinati e trasformati industrialmente.

Occorre infine ricordare che esiste una correlazione tra acne e alimenti iodati, come il sale. Attenzione quindi ad alimenti naturalmente ricchi di iodio come alghe, fegato, formaggi e frutti di mare.
Un altro fraintendimento è che si può prevenire o curare l'acne con la pulizia frequente e vigorosa. Tuttavia, detergenti aggressivi possono irritare e infiammare ulteriormente la pelle incline all'acne, nonchè impoverire lo strato superficiale dell'epidermide di sostanze necessarie per nutrirla e neutralizzare i batteri invasori.  
Bisogna ricordarsi che l'acne si forma sotto la pelle e non sulla superficie, come molte pubblicità per i trattamenti per l'acne portano a credere. 

Trattamenti naturali per l'acne
 
Di seguito sono riportate alcune raccomandazioni generali:
- Pulire la pelle con le mani, senza strofinare e con delicatezza usando un detergente delicato, acqua tiepida (non bollente). Forme di pulizia più aggressive compromettono l'equilibrio del pH della pelle e portano solo a più irritazioni e brufoli.
- Mantenere idratata la pelle utilizzando una crema da giorno idratante e non grassa al giorno per mantenere un pH sano.
- Utilizzare cosmetici naturali ed evitare creme o fondotinta che contengono sostanze grasse ed oli pesanti.
- Nutrire la tua pelle dall'interno adottando una dieta sana povera di grassi e ricca di cereali integrali, frutta e verdura.
Oltre alle misure generali adottate sopra vi sono raccomandazioni più specifiche da seguire:
- Evitare l'uso eccessivo di trattamenti commerciali per l'acne che possono bruciare la pelle, specialmente quelli che contengono perossido di benzile, zolfo o zinco. Cercate di preferire prodotti che contengono erbe come il tè verde, con proprietà antiossidanti per ridurre al minimo l'infiammazione. Applicazioni topiche di prodotti contenenti olio di tea tree sono molto efficaci nel controllare molti tipi di batteri, tra cui quello specifico per l'acne. Di particolare interesse è anche l'acido azelaico, ingrediente derivato ​​da cereali, quali frumento, segale e orzo. L'efficacia dell'acido azelaico in termini di regolazione della produzione di cheratina è stata paragonata a quella per uso topico del Retin-A e la tetraciclina, ma senza effetti collaterali nocivi. Tutte queste sostanze, seppure naturali, non vanno utilizzate allo stato puro ma diluite in concentrazioni opportune, da testare per ogni diversa forma di gravità e problematica della pelle
- Essere consapevoli che gli antibiotici per via orale possono aiutare a ridurre certe forme di acne ma possono anche distruggere la flora batterica intestinale benefica necessaria per mantenere una sana digestione e per neutralizzare le tossine, anche quelli generati dal normale metabolismo del corpo.
- Altri farmaci orali comunemente utilizzati nel trattamento di acne, come l'isotretinoina, sono pericolosi durante la gravidanza e possono contribuire a depressione, artrite e perdita di densità ossea.

 
Supplementi nel trattamento di acne : Vitamine e Minerali
Vitamina B6, in forma di piridossina, promuove il normale metabolismo degli ormoni steroidei. Infatti, una carenza di questa vitamina è associata ad alterata captazione e la sensibilità al testosterone.
La vitamina A migliora efficacemente l'acne, inibendo l'eccessiva produzione di sebo e cheratina. Prescrizione di vitamina A hanno dimostrato il suo valore cometrattamento anti-acne.
Tuttavia, dosi molto elevate di questa vitamina pongono dei rischi, compresi quelli legati alal gravidanza .
D'altra parte, un adeguato apporto di vitamina A può essere garantita da consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura fresca al giorno.
Il selenio ha un impatto diretto che aiuta a ridurre l'infiammazione dei follicoli dei capelli. Come nel caso della vitamina B6, molte persone affette da acne possono essere carenti di selenio.
La vitamina E non è solo un antiossidante ma è anche necessaria per il metabolismo della vitamina A e del selenio.
Lo zinco sostiene il meccanismo della vitamina A ed inibisce la conversione del testosterone in diidrotestosterone. La forma più efficace di zinco nel trattamento di acne sembra essere il gluconato di zinco. La migliore fonte alimentare di questa forma comune di zinco si trova nelle proteine ​​animali e nelle carni rosse (ad esempio, manzo, maiale, ecc.). 
 
 
Erbe utili per curare l'acne
La bardana è molto utilizzata per trattare una varietà di disturbi della pelle, tra cui l'acne. L'estratto liquido ottenuto dalla radice di questa pianta contiene numerosi composti chimici, due dei quali hanno dimostrato  proprietà antibatteriche, antifungine e anti-infiammatorie. La radice essiccata non possiede lo stesso livello di beneficio come l'estratto liquido. Fortunatamente, la radice fresca è commestibile.
Non c'è una grande evidenza clinica che questo vegetale sia utile nel trattamento dell'acne, nonostante questo gli erboristi lo consigliano per questo scopo da molti anni. La ragione potrebb essere nel fatto che i preparati a base di radice essiccata stimolano le secrezioni gastriche, favorendo la digestione e la purificazione dalle tossine ambientali e alimentari. La radice è anche una ricca fonte di selenio e magnesio, che possono  contribuire ulteriormente alla reputazione di questa erba nell'aiutare a migliorare l'acne. 
Trifoglio rossoIl trifoglio rosso contiene isoflavoni ed altri elementi che possiedono proprietà estrogene. Per questo motivo, è spesso consigliato anche nei sintomi della menopausa nelle donne. Tuttavia, è anche possibile che questa erba possa contribuire a migliorare l'acne e altre malattie della pelle grazie alla sua azione di bilanciamento ormonale. 
Tarassaco (dente di leone)Le preparazioni di tarassaco stimolano la produzione e il rilascio di bile dal fegato. Contribuiscono nel processo di disintossicazione e promuovono la degradazione degli ormoni steroidei. Gli erboristi spesso consigliano preparati a base di foglie essiccate in combinazione con l'estratto di radice di bardana. 
NeemIl neem è un albero della famiglia delle Meliaceae nativo dell'India e della Birmania. Le foglie contengono composti come il nimbidol, che presentano caratteristiche antimicotiche molto efficaci. Un botanico importante nella medicina ayurvedica ha dimostrato che il neem è efficace come mediatore antinfiamatorio nel ridurre l'effetto del "propionibacterium acnes".
 
Consigli di cautela

- Non utilizzare vitamina A in caso di gravidanza. Dosi di 5000 UI o più sono correlati a difetti di nascita.- La vitamina A dovrebbe essere evitata se si stanno assumendo anticoagulanti.- Lo zinco può causare disturbi digestivi  /o produrre un sapore metallico in bocca.- Alte dosi di zinco possono ridurre le quantità di rame, magnesio e ferro nel corpo, alterare la funzione immunitaria, e ridurre i livelli sierici di colesterolo HDL (tipo 'buono').- Non assumere integratori di zinco, se si sta prendendo amiloride (un diuretico), pichè si potrebbe verificare  un accumulo tossico di zinco.- Preparati di bardana possono causare sensibilità nei soggetti allergici al crisantemo.- La bardana può causare stimolazione uterina e deve essere evitata durante la gravidanza.
- Evitare il trifoglio rosso se stanno assumendo anticoagulanti o vi sono problemi legati agli estrogeni.

domenica 30 ottobre 2011

Cura con la gemmoterapia


Gemme
Il Dr. Pol Henry di Bruxelles ha messo a punto, nel 1956, un nuovo metodo di cura utilizzando l'alta concentrazione di fitormoni, presenti in gran quantità nelle piante giovani o in parte di esse come gemme, nuovi radici, germogli, scorza giovane di radici e di fusti, semi giovani. 
Il primo libro su questo argomento fu pubblicato nel 1958 ed introdusse i termini di "fitoembrioterapia" e "gemmoterapia".
Dr. Pol Henry
I tessuti giovani sono in crescita e presentano una forte moltiplicazione cellulare, vengono pertanto identificati come tessuti meristematici o embrionali. Questo è il motivo per  cui possiedono una grande quantità di ormoni vegetali come: gibellerine, auxine, cinetina, acido abscissico. 
I risultati terapeutici di queste sostanze sono stati riscontrati da Henry valutando la concentrazione di proteine nel siero del sangue, le albumine e le globuline.
Le parti di piante da utilizzare devono essere raccolte nel periodo detto "balsamico", di solito in primavera, e da piante spontanee.

Uso terapeutico della gemmoterapia
Dai tessuti meristematici o embrionali delle piante vengono ottenute delle soluzioni per macerazione secondo metodi e percentuali esatte di parti fresche in acqua, alcol etilico e glicerina. Queste soluzioni dette anche "macerati glicerinati, correttamente conservati, vengono usati nelle diverse terapie. 
Le soluzioni gemmoderivate vengono usate nelle malattie croniche, poiché si ritiene che agiscano sugli organi emuntori svolgendo un'azione disintossicante e rigenerante per le cellule. Hanno anche un effetto drenante e secondo il medico svizzero Nebel stimolano il RES (sistema reticolo endoteliale) che aumenta il sistema di difesa dell'organismo.

Uso terapeutico in funzione della categoria delle piante
Secondo il Dr. Henry le piante possono curare un disturbo oppure un altro a seconda della categoria a cui appartengono. La classificazione è stata fatta mantenendo una visione naturalista dell'habitat e la convivenza tra piante.
  • azione terapeutica di tipo generale sull'organismo: piante che interagiscono in maniera ampia con l'ambiente;
  • azione terapeutica molto specifica: piante con scarsa capacità di adattamento, molto esigenti, isolate;
  • disturbi di carattere generale: Piante che si inseriscono dfacilmente in qualsiasi habitat.




mercoledì 19 ottobre 2011

Alcuni consigli per migliorare i disturbi da ernia iatale

Per chi soffre di problemi di ernia iatale, tale che non abbia bisogno di ricorrere a terapie chirurgiche, ci possono essere diverse terapie da seguire, sia per curare i sintomi dolorosi che per tenere sotto controllo la patologia.

Il rimedio più ovvio per chi ha problemi di sovrappeso, spesso causa dell'ernia, è quella di cercare di dimagrire e muoversi un po' di più.

Per questo è consigliato praticare un'attività sportiva con regolarità e camminare.

Opportuni esercizi di respirazione da eseguire in piedi, a gambe divaricate inspirando lentamente mentre si alzano le braccia, ed espirando pure lentamente facendo cadere lentamente le braccia possono aiutare ad agevolare il rientro dell’ernia nella sua sede.

Per lo stesso motivo è utile limitare la pressione addominale evitando vestiti stretti, attillati e limitando pasti e bevande.

I sintomi e la patologia di un'ernia iatale si controllano anche attraverso una corretta alimentazione. Da evitare i cibi acidi o che possono appesantire la digestione peggiorando la produzione di succhi gastrici.


venerdì 23 settembre 2011

Quando camminare fa bene al mal di schiena

Ernia al disco


Oggi voglio scrivere di un argomento che mi riguarda da vicino: il mal di schiena.   

Io stessa ne soffro e sono interessata a saperne il più possibile per cercare di stare meglio e prevenire ricadute.

La prima cosa che bisogna aver chiaro, per noi stessi, è di non sottovalutare questi dolori ed assicurarsi quale ne sia l’origine. Non sempre un mal di schiena si rivela una cosa incidentale e passeggera. A volte, alla base di questi dolori possono esserci anche malattie serie per cui primo consiglio:
  • quando si avverte mal di schiena e non si ricollega facilmente a uno sforzo, uno strappo o altro è meglio evitare di fare diagnosi da soli e prendere appuntamento dal medico per valutare la situazione. I “rimedi fai da te” vanno bene, solo dopo esserci assicurati sulle cause del mal di schiena e quanto effettivamente possiamo fare con il nostro stile di vita e altri accorgimenti.

giovedì 15 settembre 2011

GLI ACETI AROMATICI: aceto dei quattro ladri

Aceto dei 4 ladri  (di Paolanatalia58)
Avete mai sentito parlare di
ACETO DEI QUATTRO LADRI ?  

Cercando in rete si trovano moltissime informazioni,  spesso differenti e non concordanti tra loro.

L'aceto dei QUATTRO LADRI, nome sanguigno e pittoresco, ha una storia tutta da raccontare. Ad esempio c'è chi narra di 4 ladri che operavano a Tolosa e chi di aceto miracoloso inventato da ladroni di Marsiglia. In qualche ultima ricerca ho letto anche di 4 ladroni operanti a Milano e così via. Anche le ricette recuperate appaiono spesso più volte rimaneggiate nel corso del tempo.

Dopo varie letture decido per la versione che mi pare essere quella, che faccia meno a pugni, con le differenti storie trovate in rete .

I fatti risalirebbero al 1630, durante la tremenda peste di Tolosa, in cui quattro ladri spericolati entravano nelle case dei moribondi e dei morti per derubarli di tutto. Erano del tutto incuranti al pericolo del probabile  contagio.

Quando vennero presi, si chiese loro come mai non avessero paura del contagio. Per ottenere informazioni preziose, il giudice disse loro che se avessero rivelato il segreto della loro immunità, sarebbero stati graziati.

A questa promessa i ladri riferirono che per salvarsi dal contagio si bagnavano i polsi e le tempie un paio di volte al giorno con un macerato preparato con varie erbe tra cui
  1. SALVIA
  2. ROSMARINO
  3. TIMO
  4. LAVANDA

martedì 6 settembre 2011

ACETO: si usa da millenni per 1000 usi !!

Antica erboristeria
L’aceto ha una storia antichissima e non deve meravigliare che le antichissima civiltà cinesi ed egiziana ne facessero già uso. 
Forse all’inizio l’aceto non era altro che il venire a contatto tra vino ed aria, ma poi l’uomo intervenne nel migliorare il processo di acetificazione, in virtù delle tante qualità di questo prodotto. 
L’aceto  trovò usi nella vita degli uomini, dalla preparazione di cibi, alla loro conservazione, fino alla cura di alcune malattie. A Roma veniva usato il "commensalis" ovvero una ciotola di aceto che serviva agli ospiti per cambiare gusto da una pietanza all’altra, intingendo in essa dei pezzetti di pane.
I legionari, prima delle battaglie, facevano gran uso dell'aceto, nel condire il "moterum", pietanza tipica composta di aglio, cipolla, ruta, formaggio di capra e coriandolo. Se nel campo finiva il vino, veniva sostituito con l’aceto!!
Si usava durante le campagne militari, come dissetante diluito con acqua, per la pulizia del corpo e per le ferite.
"Dolcezza", era il termine che gli fu dato da alcune civiltà e consigliato per diversi malanni come anti-infiammatorio nelle ferite, nelle piaghe e nei problemi dell'apparato respiratorio.
Nel medioevo, l'arte di preparare l'aceto cominciò a divenire importante e nella nascita delle prime corporazioni veniva tenuto in gran segreto la sua lavorazione.
L’aceto fu ancora molto usato fino al secolo scorso, dall’alimentazione, alla cura di alcune malattie, per detergere oggetti contaminati e purificare l'aria, soprattutto nei periodi di pestilenza, sempre regolari.
Fino ai primi del ‘900 è fra i rimedi preferiti dalle signore per rinvenire se oppresse dal busto troppo stretto o per fare passare l'emicrania. Le donne di casa lo utilizzavano lasciando una bottiglia aperta vicino al capezzale di un malato, per evitare che venisse contagiato da qualcuno che lo andava a trovare.